MONDO CANE È L’INCHIESTA GRAFICA FIRMATA DORMO ZERO


(Articolo uscito sul quinto numero di Re Nudo Magazine con titolo Mondo Cane, questa è la realtà)

Mondo Cane è un progetto artistico che rappresenta la realtà vista dagli occhi di Dormo Zero. Un progetto politico come tutti i lavori di questo artista: un’inchiesta grafica tagliente e continua che porta in luce il lato oscuro e più reale della società contemporanea, con immagini e testi.

Il racconto, sviluppato interamente in digitale e bianco e nero, inizia nel 2021 con il ritiro degli Stati Uniti dall’Afghanistan. Vedere quelle immagini ha smosso qualcosa nell’artista: l’aeroporto bombardato, i genitori che tendevano i propri figli agli aerei degli stessi americani che hanno sfruttato le loro terre. Questa scena è la prima vignetta di questo lavoro, composta dai primi tre post Instagram del profilo dedicato a Mondo Cane. Doveva rimanere unica, ma la storia e il dramma continuano, e presto ne seguono altre: sempre connesse tra loro attraverso un ipnotico storytelling grafico su questi ultimi anni di puro caos.

Dormo Zero è un artista completo. Inizia il suo percorso artistico da piccolissimo, ricalcando le figurine e i fumetti di Pazienza, Moebius, Tamburina e Liberatore; riempiendo presto ogni quaderno con i suoi disegni.

Quando si trasferisce con la famiglia da Milano a Voghera, ritrovandosi un negozio di bombolette sotto casa, si avvicina all’arte del writing. Come tutti gli altri elementi dell’hip hop, questa disciplina è fortemente legata al valore politico di cui è intrisa, questo segna da subito il pensiero e le ideologie dell’artista, che si avvicina presto anche ai centri sociali: unica realtà che permetteva di dare libero sfogo all’arte di Dormo Zero.

Un nome d’arte evocativo delle sue notti insonni, da cui nascono molte delle immagini tradotte poi nelle illustrazioni di Mondo Cane. Un lavoro di notevole estensione (ad oggi, stampato, misura circa 15 metri) che ricorda il Guernica di Picasso per il suo significato sia documentario sia di denuncia morale, ma anche il tratto di Escher nelle Metamorfosi, per la sequenza delle figure e soggetti in continua evoluzione.

Ma Mondo Cane non è solo un lavoro grafico: ogni elemento del progetto è correlato a un testo. Un flusso di coscienza che parte dalla notizia ma si ricollega a tanti aspetti della vita personale di Dormo Zero, che ci spiega che, per lui: “L’attualità diventa un mezzo per affrontare altri temi, un modo per ricordare la storia, per analizzare il presente e comprendere il futuro. Ci fa chiedere “come finiremo?” Io dico sempre peggio, per questo motivo non uso più i colori nei miei lavori: il bianco e nero mi sembra più in linea con il periodo storico che stiamo vivendo. Inoltre ho una pessima memoria, dunque questa pagina costituisce, per me, anche un processo mnemonico/associativo, per ricordarmi ciò che succede e affrontiamo”.

Abbiamo chiesto a Dormo Zero la sua posizione sul valore di questo progetto, se con le sue immagini e testi parlasse più con se stesso o agli altri. Ci risponde che:

“Come per ogni artista, questo lavoro nasce dalla necessità personale di esprimere ciò che ho dentro, ma chi crea ha senz’altro bisogno di un pubblico, soprattutto per un lavoro di denuncia di questo tipo. Non è detto che ciò che succede debba influenzare la propria arte, io personalmente ne sono affascinato, mi permette di rivolgermi a chi vive lo stesso disagio e di dire loro “non sei solo”, mi sento legittimato più di altri a trattare determinati temi di precarietà o discriminazione, perchè hanno sempre fatto parte della mia storia”.

Bisnonno partigiano e famiglia ebrea non potevano che trasmettere forti ideali antifascisti, ritrovati poi dall’artista nei centri sociali, dove porta avanti le stesse battaglie in modo attuale.

Anche nei suoi graffiti non manca l’elemento politico e di denuncia: per Dormo Zero “la street art va ben oltre il bel disegno senza valore, realizzato come scusa per abbellire e gentrificare i quartieri, senza cambiare o risolvere nulla. È cambiata molto anche la concezione dello street artist: prima eravamo vandali, ora ci cercano per realizzare graffiti, ma d’altra parte il writing è acora penalmente perseguibile. Potrei, infatti, dedicarmi a quadri più classici: mi permetterebbe anche di smettere di essere considerato emergente, nonostante faccia questo da tutta la vita. Ma non è nel mio interesse”.

Dormo Zero ci confida ironicamente di fare quel che può per non fare un vero lavoro. L’artista gestisce infatti diversi progetti che comprendono, oltre ai graffiti per privati o aziende, anche lavori di illustrazione e serigrafia. Porta la sua arte ai festival di autoproduzione e nei centri sociali, dove ha gestito, nel corso degli anni, diversi laboratori di serigrafia. 

Un’altra realtà a cui Dormo Zero è molto legato è quella dei free party, a cui si avvicina con il collettivo Idrolab, fino a organizzare e suonare ai rave. È volontà comune del gruppo discostarsi da quelle crew che si autofinanziavano prevalentemente tramite lo spaccio, dedicandosi invece alla vendita delle serigrafie.

Tra i progetti più importanti per Dormo Zero vi è anche il brand Clan-destino, nato dalla sua collaborazione con Save The Children, per cui lavora come progettista pianificando dei porgrammi annuali di laboratori artistici per i bambini.

Clan-destino si sviluppa in modo indipendente dalla ONG, ed è incentrato sui temi del viaggio, dell’accoglienza e del sogno.

Il tipo di storia che raccontiamo è un estremo. Io posso viaggiare dove e quando voglio, e mi sembra assurdo che questi ragazzini non abbiano questa opportunità e, anzi, debbano fare un viaggio durissimo vedendo scene tragiche a costo di una vita tranquilla. Sognare in grande non è possibile per loro, vogliono un posto in cui stare, dei documenti. Il mio compito è quello di donare loro questa capacità”.

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